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L'abbandono e la perdita

  • Writer: DafneM.B-life
    DafneM.B-life
  • Jun 12, 2020
  • 3 min read

Updated: Aug 30, 2020

Scrivo questa pagina di blog con un magone in gola. Oggi 12 giugno 2020, per mettere la ciliegina su quest'anno orribile, é mancata il mio cane Trilly. La sua perdita è molto significativa per me. Lei é arrivata nel lontano 2006 come regalo di natale per me. Me la ricordo ancora, era buona buona dentro un cesto di vimini con al collo un fiocco rosso. Lei é stata il cane migliore che una famiglia potesse avere. Lei così buona, dagli occhi sorridenti, la sua coda ad elica che sembrava volesse spiccare il volo ogni volta che vedeva una persona amica. Non abbaiava mai e, quelle poche volte che avveniva, era perché era successo qualcosa. Sono dentro una bolla offuscata, mi fanno male gli occhi, sono pesanti, pieni di lacrime asciutte e salate.

Una persona come me, che ha il complesso dell'abbandono, situazioni del genere possono devastare non poco.

Questo tema a me molto vicino, porta con se sofferenza, paranoia e ansia contornate da tutte quelle brutte sensazioni che un allontanamento o perdita può portare. Nella mia vita mi sono sentita abbandonare molto spesso, fisicamente, psicologicamente, mentalmente...

Il primo abbandono grande che posso ricordare è, quando all’età di 9 anni, persi mio nonno. Il miglior essere umano che potesse esistere sulla faccia della terra ( mi manchi tantissimo nonno 😔).

Le altre, fino ad oggi, non sono per vie naturali come la morte, purtroppo sono più per via della mia depressione. Come dicevo prima io ho paura, in modo folle e disperato, di essere abbandonata. Le prime due persone che mi hanno, inconsciamente, trasmesso questa sensazione sono i miei genitori. Ora che sono grande lo so che non era intenzionale ma, quando si é piccoli, purtroppo, tutto è distorto. Io mi sono sempre sentita la figlia non voluta, colei che non doveva nascere. Non vi nascondo che certe volte ci ricasco in questi pensieri, ma torno a galla velocemente. Avevo paura che si separassero e con questo io venivo abbandonata.

L'altra grande sensazione l'ho sentita quando mio fratello si è sposato, mi fa stare tanto male non poter vederlo, non vedere i miei nipoti. Una ferita che ti lacera dentro! Quando senti dalla voce flebile di tuoi nipote, l'unica volta che lo vedi quando può capire chi sei, che ti dice "e tu chi sei?" ti taglia dentro, ti squarcia viva.

Per il resto tutte queste sensazioni di abbandono mi sono state trasmesse da ex amici, non so bene cosa pensare sulle possibili cause.

Io mi do sempre la colpa di tutto. Mi sento colpevole di tutto quello che accade nella mia vita e quindi mi domando: ma sono io che sono tanto sbagliata da far scappare tutti, o sono loro che non comprendono me?

Sono consapevole che avere qualcuno come me nella propria vita non é semplice.

E quindi non so che fare. Ho mille paure, difetti e insicurezze. Ho tante sindromi come quella di temere di essere sempre giudicata, guardata e criticata nel significato negativo del termine. Sono senza forze e a volte, ultimamente più spesso di quanto vorrei ammettere, ho paura di non sapere se riuscirò ad alzarmi. Forse tutto questo porta le persone ad allontanarsi da me e quindi é vero che sono io sbagliata... Non lo so più tanto.

Gli occhi bruciano, il corpo sembra fatto di gelatina. Vorrei spegnere il cervello e non soffrire più...

 
 
 

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